Nel quartiere occidentale partenopeo, dove hanno sede i maggiori servizi pubblici del capoluogo campano (università, polo fieristico, stadio), un’area artigianale insediata a metà del 900, ormai dismessa diviene motivo di orgoglio per la Comac; questi, credendo nel progetto di ristrutturazione urbana, partecipa con le proprie forniture ed opere, alla riqualificazione del vecchio edificato artigianale di Via Coriolano.
In questa traversa di via Campegna, a pochi passi dalla storica grotta che collegava i quartieri di Fuorigrotta e Mergellina sin dall’epoca romana, si proietta la progettazione del Parco Coriolano, un nuovo modello di sviluppo capace di integrare urbanistica ed ecologia. La necessità creare nuovi spazi residenziale preservando le superfici agricole e o quelle destinate alla biodiversità, divengono il volano della ristrutturazione edilizia con la quale si sostituiscono, nel Parco Coriolano, i vecchi locali artigianali dismessi con le nuove 15 unità abitative, i 22 box auto e gli spazi aperti dedicati ad aree verdi.
Valorizzare gli spazi, evitando lo spreco degli stessi sia all’aperto che in casa, ridurre gli ingombri, rendere l’ambiente armonioso ed elegante. Utilizzare forme nuove dal design essenziale ma ricercato, ridurre gli sprechi energetici, gli interventi manutentivi e avere sistemi di protezione affidabili.