Committente: Film Commission Torino Piemonte | Data: 2007 – 2009

Nella periferia storica di Torino, in un’area compresa fra la cinta daziaria del 1853 e il fiume Dora, costruito agli inizi del ‘900 su progetto dell’arch.Giuseppe Momo, il complesso industriale Colongo, della omonima famiglia, viene adibito a lanificio. Alla fine degli anni ’70, i proprietari cedono l’edificio al Comune piemontese in scomputo degli oneri di urbanizzazione per uno nuovo stabile da essi costruito. Nel 1999, l’edificio viene assegnato alla Fondazione Film Commission Torino Piemonte scongiurandone la demolizione prevista dal Piano regolatore del 1955.

La fabbrica immersa in un tessuto edile caratterizzato dall’alternanza di isolati residenziali ed insediamenti industriali, ormai quasi tutti dimessi, in una sequenza eterogenea, con geometrie ortogonali ed allineamenti all’asse stradale, è oggetto del nuovo progetto di restauro industriale a firma dello Studio Baietto Battiato Bianco Architetti associati. Nel 2000 la nuova destinazione pensata per l’ex Lanificio Colongo è inedita: un centro servizi per il cinema, un “Cineporto”; unico esempio Europeo, riferimento per le troupes cinematografiche, impegnate sul territorio torinese e piemontese.

Il recupero ha restituito alla fabbrica un ruolo architettonico e funzionale, gli spazi originari e quelli creati con la trasformazione, distribuiscono un insieme di funzioni fra loro sinergiche, strutturate in 18 blocchi complessivi: Uffici di produzione per ospitare fino a 5 produzioni in contemporanea, Sale Costumi, Sala Attrezzeria, Sala Cinema e visione giornalieri 35 mm e Digital Video, Sala Conferenze, Sale Casting, Area Falegnameria, Area Lavanderia, Bar-Ristorante aperto al pubblico, Corridoi accessibili ai furgoni, Area Parking

Problema

Cogliere i valori dell’esistente non solo attraverso il restauro, ma con addizioni e trasformazioni, sperimentando nuove spazialità e volumetrie all’interno dell’antico edificio.

 Soluzione COMAC 

  • Per la divisione degli spazi interni e per la corretta distribuzione degli stessi, comac ha realizzato pannelli di parete su misura e modulari in acciaio, consentendo rapidità di installazione. La duttilità del sistema acciaio policarbonato delle pareti comac, ha consentito di razionalizzare spazi esaltandone le forme storiche originali lasciate così inalterate.
  • L’intervento di restauro, con l’obiettivo di riutilizzare gli spazi dandogli una diversa destinazione ,ha richiesto delicati quanto consistenti lavori di recupero funzionale da parte dei Progettisti, Per i serramenti, il progetto aveva l’esigenza di conservare gli originali decori, lavorazioni di ferro battuto artigianale, forme e materiale preesistente. Per questo comac ha realizzato grate in ferro battuto intorcigliato, ad arco e a squadro, riprendendo gli spartiti, gli spessori progettati per il lanificio Colongo dall’Arch.Momo all’inizio del 900.
  • Tante altre opere, recinzioni, ringhiere, soppalchi, scale, cancelli ecc. sono state realizzate sfruttando i principi di prefabbricazione con cui è stato possibile realizzare su misura e a disegno opere da serramentista, da fabbro e da carpenterie, in linea con gli elevati ritmi e tempi di cantiere. L’acciaio, preferito anche per la sua resistenza e reversibilità, ha regalato con la sua leggerezza l’armonia tra il nuovo e l’esistente. La gradevole estetica degli elementi in acciaio, hanno sottolineato la sinergia strutturale tra forme passate e moderne.